Il documentario dove nove pazienti diventati attori raccontano che cos’è la malattia mentale
Mercoledì 19 giugno al cinema Monviso di Cuneo è stato presentato il lavoro del regista fariglianese Remo Schellino
«Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c’è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione».
Così lo psichiatra Franco Basaglia spiegò il senso della legge 180 che portò alla chiusura dei manicomi. A 40 anni di distanza, L’Asl Cn1 e il Comune di Ceva hanno chiesto al regista Remo Schellino di dimostrare il valore del pensiero di Basaglia.
Il risultato è un laboratorio, dal quale è stato tratto un documentario dal titolo «E il copione? Il copione dov’è ? Dentro di noi, signore. Il dramma è dentro di noi», in cui il regista di Farigliano ha coinvolto nove pazienti del Centro di igiene mentale cebano che, ispirandosi all’opera di Pirandello, ha trasformato in attori.
Il copione, appunto, non c’è. Ma c’è un teatro, il «Marenco» di Ceva, 80 costumi di scena e un camerino dove indossarli. Soprattutto c’è uno specchio di fronte al quale ogni attore mostrerà il suo volto, racconterà la sua storia. Volti, non maschere. Il fine? «Non è da botteghino – dice il regista -, è terapeutico per gli interpreti, ma anche per chi guarda, perché il dramma che raccontano è quello di una malattia accanto alla quale spesso non si vuole stare».
L’idea dello spettacolo-non spettacolo è maturata nel tempo. «Quando sono arrivato non sapevamo bene cosa fare, poi ho pensato al teatro di Pirandello e alla teoria dell’iceberg, dove vedi cosa emerge dall’acqua, ma la vera grandezza è sotto - continua Schellino -. Ecco, il palco è la parte che vediamo, il camerino quello che c’è sotto». Così gli attori avranno una piccola parte da interpretare, ma il documentario si sviluppa nell’ascolto delle loro storie. Commoventi, alcune terrificanti. Tutte vere.
Tratto da “La Stampa” - Prosegui nella lettura dell'articolo
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