La psicopatologia è definita come una branca della psichiatria e della psicologia clinica che si occupa di studiare i disturbi mentali e di classificarli grazie all’utilizzo di criteri diagnostici e tassonomici sistematicamente delineati.
Ora, da un punto di vista scientifico le osservazioni che possono essere fatte a questa definizione sono molteplici, prima fra tutte quella che riguarda l’annosa questione della delimitazione dell’oggetto di studio della psicopatologia.
Le difficoltà terminologiche e concettuali che si incontrano nella definizione stessa di “malattia mentale” contribuiscono infatti a rendere difficile una esatta delimitazione del campo di indagine, che tutt’oggi è un argomento controverso.
Tralasciando le diverse posizioni che sul panorama scientifico odierno si contrappongono, il mio intento in questo articolo è quello di cercare di delineare in modo sintetico e per punti chiave la storia della Psicopatologia, contestualizzando i punti di svolta.
Come sottolinea Costa (2017), la psicopatologia assume un ruolo importante nel panorama scientifico nel momento in cui emerge una scienza, ossia la psichiatria, che la rende oggetto di un sapere scientifico e sistematico.
In altre parole, lo statuto epistemologico della psicopatologia è valido solo ed esclusivamente in quanto dipendente da quello della psichiatria, riconosciuta come materia scientifica [2] a tutti gli effetti. Rispetto a questo punto è interessante considerare la collocazione temporale dell’evento, che si situa a circa metà dell’800: dunque, questo vuol dire che fino a quella data la psicopatologia non esisteva?
Purtroppo, a onor del vero, siamo costretti ad ammettere che essa esisteva in forme differenti: si pensi, ad esempio, ai trattamenti “catartici” eseguiti dagli sciamani in contesti e in tempi in cui la malattia mentale era interpretata solo come possessione demoniaca o squilibrio dei fluidi corporei; ai numerosi paragoni con la demonologia; o, ancora, alle pratiche di reclusione di soggetti mentalmente sofferenti [3].
Ritornando al nostro argomento, verso la metà dell’800 tutte quelle patologie che non avevano un substrato organico erano materia di studio della cosiddetta Psichiatria Scientifica, fondata da Emil Kraepelin, progenitore diretto della psichiatria contemporanea (Costa, 2017).
Tratto da “Psicologia Fenomenologica” - Prosegui nella lettura dell'articolo
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